Kate Reddy è una moglie, una madre, una donna in carriera ed evidentemente è dotata di abilità paranormali per come riesce a tenere tutto in equilibrio. La sua vita è frenetica, ma ha un marito fantastico, Richard, un architetto si è messo in proprio, due figli adorabili, Emily, che sta per compiere sei anni, e Ben, un bambino che la adora.
Kate è anche una donna che ama il suo lavoro. È la responsabile degli investimenti nella filiale di Boston di una società finanziaria di New York, ruolo che spesso la porta a viaggiare, cosa che le complica non poco la vita familiare. I colleghi, gli amici e i parenti dicono tutti la stessa cosa quando parlano dell’abilità di Kate nel conciliare ogni aspetto della sua vita: “Ma come fa a far tutto?”. Messa però davanti ad un grosso salto di carriera, Kate rischia di far cadere questo suo castello di carte costruito a suon di corse contro il tempo,
Oddio, ce la farò?” Quante volte una domanda come questa si ripete nella giornata di una donna, evidenziando ciò che è diventato un problema cronico: la mancanza di tempo. Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante on-line? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente Kate Reddy, una trentacinquenne in carriera che conta i minuti come altre donne contano le calorie, costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari, massaggi, sedute dal dentista e mille altre faccende. È una donna di oggi, combattuta tra il desiderio di realizzarsi e la frustrazione degli inevitabili sensi di colpa. E tutto lascia presagire che prima o poi la situazione non potrà che precipitare. Ma Kate non si abbatte facilmente e ha dalla sua un’arma assolutamente invidiabile: l’ironia.
Tratto dal libro di Allison Pearson, è stato definito “una commedia sul fallimento e una tragedia sul successo”, Ma come fa a far tutto? è un romanzo brillante e di grande attualità, dal ritmo trascinante, che mette in scena un repertorio esilarante e arguto di quelle tipiche situazioni in cui molte lettrici non faticheranno a riconoscersi.