Horse Boy * Rupert Isaacson * Rizzoli

Rupert e Kristin sono due viaggiatori, due anime libere, due persone nate per incontrarsi per amarsi, per mettere al mondo Rowan, un bimbo speciale, un bimbo autistico.

Rupert e Kristin capiscono che il loro bimbo ha “qualcosa” intorno ai tre anni, Rowan non parla, o meglio non comunica con loro, non gioca con gli altri bambini, si isola sempre più, ha problemi di incontinenza fisica e psicologica, ha crisi nervose accompagnate da strilli, urla e movementi inconsulti.
Un giorno, durante una passeggiata Rupert e Rowan incontrano la cavalla Betsy, di proprietà del vicino di casa, la cavalla si avvicina a Rowan con sottomissione, con amore, con tenerezza, Rupert capisce che Rowan ha il dono, è un sussurratore di cavalli. Inizia così a portare tutti i giorni Rowan a cavallo e quelle ore diventano l’unico momento in cui Rowan sta bene, ride, è sereno.
Nel 2007 Rupert e Kristin decidono di intraprendere un viaggio dal Texas fino in Mongolia per cercare di curare l’autismo di Rowan attraverso il contatto con i cavalli e gli sciamani.
Sarà un viaggio straordinario, pieno di sorprese, di inconvenienti, ma anche di importanti miglioramenti nel bambino.
Rupert ha scritto questo libro per testimoniare la loro esperienza singolare e hanno fatto anche delle riprese, grazie a degli amici che li hanno accompagnati, ne è uscito un bellissimo documentario.
Al ritorno da questo viaggio, Rupert ha fondato un’associazione, la “Horseboy Foundation” che si dedica alla cura dei bambini con problemi neurologici, attraverso l’ippoterapia.
E’ un libro bellissimo, che ho letto tutto d’un fiato…famiglia permettendo!!!!
La cosa peggiore che lei possa fare, è non fare niente.
E’ necessario coltivare la gentilezza e il perdono nei propri confronti oltre che verso gli altri: un’impresa non facile, specialmente nei momenti di sofferenza o fallimento.

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