Cara Laura Boldrini….

Cara Laura Boldrini, oggi sei stata ricevuta come ti meritavi a Civitanova Marche, inutile negare che lo stato che rappresenti sia reo di quanto avvenuto, come di tutti gli altri casi di suicidio uguali a questo, dovuti all’indecorosa situazione in cui in troppi oggi versano in Italia a causa della crisi e di uno stato assente che non assolve ai suoi doveri. Come persona, certamente non meritavi tale accoglienza, ma
nella tua seppur fresca veste di presidente, oggi eri la vera “responsabile” di questa tragedia e sei stata duramente contestata ai funerali dei due poveri coniugi Marchigiani perchè nessuno di noi può perdonarti e perdonare allo Stato il suo cinismo e la sua assenza. L’assenza di prevenzione, quella che ci eviterebbe di seppellire questa povera gente disperata. I due coniugi, dopo una vita di lavoro erano costretti a sopravvivere solo grazie alla piccola pensione di lei, davvero troppo poco per trascorrere con dignità gli anni che restavano.
Si può intervenire in tanti modi per fermare i suicidi, anche le banche possono adottare delle misure solidali a tutela di quanti versano in gravi situazioni economiche a causa della crisi, vedi quanto avviene in Spagna,( QUI ) o come il Nepal che affrontano lo stesso drammatico problema (QUI).

Queste non sono parole mie, ma del Marito, dato che le condivido, le ho riportate in toto…

10 pensieri su “Cara Laura Boldrini….

  1. THEPOCKET MAMA

    La situazione e' drammatica e qualcuno deve provare a risolverla… Per quanto riguarda la Boldrini, la contestazione nasce spontanea ed e' lecita…ma il paese e' cosi' nel caos che se non fosse andata a Civitanova probabilmente sarebbe stata contestata comunque

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  2. antonellaVì

    Io ancora non riesco a digerire che possano accadere tragedie così. purtroppo il dramma è di chi lo vive. Paroloni servono a poco. Mi chiedo QUANDO si decideranno a salvarci e a salvare questa Italia sull'orlo del precipizio 😦

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  3. Moky

    Si credo anch'io. Ci sentiamo abbandonati, ma soprattutto vessati da questo Stato che non capisce le necessità, i bisogni e le difficoltà che la gente comune sta vivendo.

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