L’albero degli zoccoli

albero degli zoccoliQuando girarono questo film ero una bambina, non ricordo quando uscì al cinema, non ero una frequentatrice allora, ma ricordo quando arrivò in tv. Non so che anno fosse, presumo i primi anni 80, essendo che il film venne proiettato al cinema nel 1978. 

Ricordo quella sera come fosse ieri, davano il film in tv, era un vero evento per me figlia di una bergamasca Doc. Noi avevamo la tv in bianco e nero, ma i miei nonni da anni ce l’avevano a colori, quindi tutti a casa dei nonni.

Il salotto era pieno di zii e cugini, chi seduto sulla sedia, chi sul divano, chi sulla poltrona, chi in braccio a qualcun altro e chi in piedi, tutti attenti, tutti emozionati in attesa della proiezione, tutti in silenzio.

Allora i film andavano in onda ad un orario decente, non iniziavano certo dopo le 21.20 come adesso. Si cenava presto.

A distanza di tanti anni non rammento la trama, ma immagini sporadiche di vita da cascina, da stalla, da paesino, che in certe scene ci ricordava cose che anche noi facevamo, che i nonni ci insegnavano, essendo anch’essi agricoltori e allevatori. Ricordo la raccolta del granoturco, la mungitura, la nascita dei cavallini, dei vitelli, dei maialini, l’uccisione a Novembre dei maiali per farne salami, l’uccisione delle oche spaccandogli il collo, cose macabre, cose di normale vita quotidiana contadina.

Ricordo che nel film si davano del Voi, modo di parlare a me noto, perchè mia mamma quando si rivolgeva ai suoi genitori, ai suoi zii, dava del Voi, sempre.

Ricordo soprattutto una scena, in cui un contadino, non molto sveglio e nemmeno coraggioso,  si ritrovò a camminare al buio e per darsi animo, iniziò a cantare una canzone a squarciagola. Ebbene, per settimane, io e miei cugini abbiamo cantato quella canzone fino a sfinire genitori e nonni. Quanto ridere.

Il regista di questo film, Ermanno Olmi,  considerato un genio nel suo lavoro,  è venuto a mancare nei giorni scorsi, appresa la notizia mi sono sentita un po’ triste. Se una persona ti regala  risate, ti regala gioia, ti regala emozioni, ti regala ricordi, ti regala spunti su cui riflettere, ha svolto un ruolo importante nella tua vita.

Grazie Ermanno Olmi, grazie.

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