Pochi giorni fa Nadia Toffa ha rilasciato un’intervista nella quale dichiara che per lei il cancro è stato un dono. Non l’avesse mai detto, non l’avesse mai scritto, le hanno augurato le peggior cose. Io sono rimasta allibita.
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Tanto vinco io. Francesca e la sua storia
Pochi giorni fa Francesca ha aperto un blog ”Tanto vinco io”, nel suo blog mostra le sue cartelle cliniche, i suoi esami e promette che darà aggiornamente sull’evolversi della sua malattia e delle sue cure sperimentali.
Come darle torto? A 30 anni sei all’inizio della tua vita consapevole, fai progetti, hai un futuro davanti e poi ti cade tra capo e collo una notizia del genere. La positività di Federica è un esempio per tutti coloro che si trovano nella stessa situazione, in un periodo difficile della vita, dove si è chiamati a combattere con tutte le propie forze, anche quando queste sembrano abbandonarti.
1000 nuovi casi di cancro al giorno, ma aumentano le guarigioni
Oggi al ministero della Salute, è stato presentato un volume, redatto dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) sulla situazione dell’oncologia in Italia.
I dati non sono poi così confortanti, ogni giorno vengono diagnosticati 1.000 nuovi casi di cancro e per il 2012 se ne prevedono 4mila in più rispetto al 2011 e sono le regioni del nord ad essere maggiormente colpite.
Bisogna ammettere che si muore meno oggi di cancro rispetto a molti anni fa, vuoi per la prevenzione, vuoi per le tecniche di intervento, vuoi per le terapie, comunque cancro non è più sinonimo di morte.
L’importante dicono sempre che sia la prevenzione, accorgersi per tempo che qualcosa non va. Sottoporsi a controlli, essere scrupolosi, attenti e non fidarsi mai troppo di un medico sbrigativo.
Malata terminale di cancro Talia Joy Castellano e i suoi video su Youtube
Talia Joy Castellano è una piccola beniamina del web.
Talia è volata in cielo ieri. Ha lasciato molti video, ma soprattutto una testimonianza bellissima di amore per la vita, nonostante le difficoltà e la malattia.
Grazie Talia.
L’annuncio della morte di Talia passa da Facebook, con l’hashtag “#prayfortalia”, dalla pagina “Angels for Talia”.
Una foto per Dirk, un bimbo affetto da un cancro
Dyrk Burcie è un bambino di soli quattro anni affetto da un cancro. Quando un anno fa gli venne diagnosticato il male incurabile suo padre Dameon, vigile del fuoco di Dallas, decise di fare qualcosa per rallegrarlo e portare il buonumore in famiglia: ideò la scritta del suo nome con i camion dei pompieri e la immortalò in uno scatto da regalare al figlio. La foto venne postata sulla pagina Facebook dedicata al piccolo e da lì il passaparola ha fatto tutto il resto. I pompieri di tutta la zona si sono presi a cuore la vicenda e hanno creato nel corso dei mesi una catena di messaggi di solidarietà, pubblicando le immagini più disparate con il nome di Dyrk. Da allora la campagna – che si può anche sostenere con un versamento in denaro – porta il nome di “Dyrk Strong”.
10 Frasi da non dire mai ad un ammalato di tumore
Aiutare e sostenere chi ha scoperto di avere un cancro non è semplice, bisogna sempre ricordare che l’affetto e le attenzioni di una persona cara sono fondamentali per chi deve affrontare la malattia.
E’ sulla base della propria esperienza che la cronista ha capito cosa davvero nuoce a chi è costretto a vivere in questo stato, una condizione che può peggiorare dal punta di vista psicologico se coloro che affiancano il malato usano frasi fatte o comunque nocive, anche se involontariamente.
Il cancro è una malattia grave, che ti pone al centro di attenzioni affettuose da parte della tua famiglia e dei tuoi amici”, racconta la Orr. “Ma sovente si diventa il bersaglio di parole dette con le migliori intenzioni che sortiscono l’effetto di farti sentire peggio”, ha scritto nel suo articolo pubblicato sul Political Guardian.
“Non sai quanto mi dispiace per te”, è la prima frase della lista nera della cronista. Un’affermazione che porta il malato a sentirsi oggetto di compassione, stato che non dà certo piacere, spiega la cronista.
La seconda è: “Se c’è qualcuno che può combattere questa malattia, sei proprio tu!”, altro commento infelice che non rassicura chi si sente particolarmente fragile.
Così come ha effetti negativi l’eccesso di sincerità con la frase “Hai un pessimo aspetto“, perché “Un malato – scrive Orr – non ha certo bisogno di ricevere una conferma del proprio stato”.
La quinta frase è “Fammi sapere i risultati degli esami“, e ancora “Qualunque cosa io possa fare per aiutarti, sono a tua disposizione“, la Orr suggerisce invece di offrirsi per un aiuto concreto.
Non bisogna neanche dare giudizi fuori luogo del tipo “Le tue preoccupazioni sono infondate”, oppure domande che possono irritare come “cosa si sente davvero con la chemioterapia?“.
Il malato di tumore ha bisogno di persone positive, con pensieri che possano alleviare la sua difficile condizione. Meglio lasciare a casa le lacrime.