
Una signora che conosco ha tre figli, la più grande ha 6 anni, compiuti in Primavera, la seconda ha 3 anni e poi c’è il piccolino di pochi mesi. Questa signora ha un’opinione negativa in merito alle istituzioni scolastiche e al metodo che utilizzano come insegnamento, così ha deciso di non mandare la figlia maggiore nè alla scuola materna e per ora nemmeno alla scuola elementare. Ha deciso di insegnare lei ai suoi bambini, pur non avendo nessun titolo per farlo. Ho scoperto poi che questo vien detto Homeschooling o Educazione Parentale e che in Italia, come in altre parti del mondo è ammesso.
Questa signora passa gran parte del suo tempo ad organizzare giochini vari che aiutano i suoi bambini ad imparare senza per forza doversi sedere dietro ad un banchetto.
Sinceramente quando l’ho saputo ho pensato a quella povera bimba che non frequentando la scuola non ha modo nemmeno di confrontarsi con gli altri, di giocarci. Ho pensato chissà come crescerà chiusa, senza stimoli esterni…
La bambina è invece molto socievole, molto solare e molto educata e molto sveglia.

A giugno sua mamma l’ha iscritta per sostenere l’esame di prima elementare (un anno prima del previsto)…ebbene l’ha passato a pieni voti. Gli insegnanti le hanno fatto un esame difficile, sia scritto che orale, sicuri che non lo passasse, invece lei si è dimostrata all’altezza e loro se ne sono meravigliati.
La signora ha utilizzato il Metodo Montessori, si è documentata in internet, ha comprato il materiale necessario e ha fatto ciò in cui lei credeva….c’è riuscita. Tanto di cappello.
Ultimamente ho sentito molto parlare del Metodo Montessori, così mi sono un po’ documentata e devo ammettere che le basi di questo metodo sono ottime e hanno un rispetto enorme del bambino come essere pensante, come individuo, ma soprattutto nelle sue capacità.
Trovo molto bello il Blog La casa nella Prateria, nel quale, tra le altre cose, ho trovato questa immagine cliccabile molto, molto interessante, che vi rimanda ad un sito in cui vendono il materiale Montessori.
Non tutti gli insegnanti sono genitori, ma tutti i genitori sono insegnanti!
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