Noi non vogliamo essere donne con le palle, c’ abbiamo le tette, bastano, avanzano, tra l’altro sono sferiche anche quelle, vogliamo solo rispetto.
In Italia, in media, ogni due o tre giorni, un uomo uccide una donna, una compagna, un’amante, una sorella, una moglie, una figlia, una ex, magari in famiglia, perchè non è che sempre la famiglia è sempre quel luogo magico dove tutto è amore. La uccide perchè la considera una sua proprietà, non concepisce che una donna appartenga a se stessa e sia libera di vivere come vuole lei, di innamorarsi di un altro uomo.
Noi, che siamo ingenue, spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo, l’amore con gli schiaffi e i pugni centrano come la libertà con la prigione… . Un uomo che ci mena non ci ama, mettiamocelo in testa…Vogliamo credere che ci ami? Bene, allora ci ama male, non è questo l’ amore, un uomo che ci picchia è uno stronzo, sempre, dobbiamo capirlo subito al primo schiaffo, perchè poi ne arriverà un secondo, un terzo, un quarto. L’amore rende felici, riempie il cuore non ti rompe le costole, non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avre sette vite come i gatti, no, ne abbiamo una sola, non buttiamola via.
Se non ora…quando?
Mi piace ciò che ha detto la Littizzetto, però ci dimentichiamo sempre che oltre alla violenza fisica, ci sono donne soggette a violenze psicologiche tremende, sono violenze che non si vedono sul fisico, non ci sono lividi, ma dentro distruggono, devastano, annientano. Questo tipo di violenza è più difficle da vedere, da scoprire. La donna maltrattata difende sempre il suo aguzzino e non rivela la sua storia quasi mai. Sappiatelo!
Luciana Littizzetto e il monologo a favore delle donne, parola per parola.
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