Pochi giorni fa Nadia Toffa ha rilasciato un’intervista nella quale dichiara che per lei il cancro è stato un dono. Non l’avesse mai detto, non l’avesse mai scritto, le hanno augurato le peggior cose. Io sono rimasta allibita.
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Guarire dal tumore con i succhi, è possibile?
Pochi giorni fa ho partecipato ad una conferenza che si teneva nella mia città, il tema della serata era: “Dalla natura il metodo per risolvere il tumore”, la conferenza era presenziata dal dottor Paolo Rege-Gianas, un neurologo.
Il dottor Paolo Rege-Gianas utilizza delle strategie alimentari particolari per far regredire i tumori sottraendo loro il nutrimento, i carboidrati e tutto ciò che potenzialmente si può trasformare in glicogeno, da cui il tumore, attraverso la glicolisi, trae sostegno ed energia per la crescita. Ciò è attuabile attraverso una deprivazione alimentare, sottraendo cioè all’alimentazione abituale tutti carboidrati.
La pratica consiste nel nutrirsi con succhi di frutta e di verdura fresca e cruda, ottenuti mediante un estrattore. Si utilizzano i succhi in quanto attraverso l’assunzione di alimenti liquidi vengono risparmiate energie preziose che altrimenti verrebbero impiegate per la digestione, energie che in tal modo vengono utilizzate per aumentare la forza vitale del corpo.
Attualmente il dottore ha in cura più di un centinaio di pazienti e ognuno di loro ha tratto beneficio alimentandosi in questo modo, alcuni di loro hanno visto regredire il tumore in maniera esponenziale, in altri è addirittura sparito.
Attualmente il dottore si sta battendo affinchè l’ordine dei medici decida di consentirgli di sperimentare tale metodo e riconoscerne la validità, ma per ora la commissione non ha ancora dato la sua risposta.
Da parte mia vorrei che questa cosa fosse vera, vorrei che la sperimentassero e che ci dicessero che una gran parte dei tumori si può sconfiggere alimentandosi unicamente con ciò che troviamo in natura, ma non so se mai faranno partire questa sperimentazione, non credo, mi ricorda tanto il caso Di Bella e tutti sappiamo com’è andata a finire.
Se qualcuno volesse saperne di più può contattare il dottore attraverso Fb, QUI, risponde a tutti.
Tempo fa è andato in onda un servizio delle Iene proprio a tale proposito, vorrei che leggeste l’articolo che riporta la notizia QUI.
Cosa ne pensate? Non è il caso che rivediamo la nostra alimentazione per il bene del nostro corpo?
Palloncini bianchi invadono i cieli per sensibilizzare le persone nell’XI Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile
Oggi è l’XI Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile.
Sai che il cancro infantile è la prima causa di morte tra i bambini?
Ricordo, nel mio peregrinare per ospedali nel 2009, una mamma col suo piccolo di pochi mesi, a cui avevano trovato un tumore all testa e dovevano decidere come era meglio intervenire. Un bambino pieno di vita, di energia, con un carcinoma grosso come un mandarino in testa, il cui esito era infausto.
Sarebbe sopravvissuto all’intervento? Non si sa.
Sarebbe sopravvissuto alle eventuali terapie? Non si sa.
Sarebbe sopravvissuto in seguito? Non si sa.
Ricordo il volto di quei genitori, tirati, con occhi tristi.
Avevano tra le braccia la vita, ma sarebbe rimasta tale?
Avevano davanti un futuro, ma sarebbe stato con il loro bambino?
Sono domande senza risposta, solo il tempo risponde.
Non li ho mai più incontrati questi genitori, ma in cuor mio mi auguro che l’intervento sia andato bene, che il bimbo abbia potuto fare le terapie e che anche queste abbiano avuto successo. Me li immagino nella loro casa, con un bagaglio pesante sulle spalle, ma con un futuro insieme. Non voglio pensare altro. Non ci riesco. Non voglio.
Oggi molte persone si sono incontrate nelle piazze armate di palloncini bianchi con un bigliettino attaccato, un messaggio di speranza:
“Di cancro infantile si può guarire: se la diagnosi è precoce”.
Anche nella scuola di Miciomao hanno fatto questa bellissimo gesto. Venerdì mattina tutti i bimbi si sono muniti di pennarelli e sul bigliettino, precedentemente scritto dalle loro insegnanti, hanno disegnato dei palloncini tutti colorati. Il bigliettino è stato attaccato al palloncino bianco e via verso il cielo. Miciomao voleva portarlo a casa, voleva regalarlo a me, sempre molto affettuoso. Io spero che il suo palloncino arrivi lontanissimo, nelle mani di una mamma, magari la stessa mamma che ho incontrato nella corsia dell’ospedale quell’autunno del 2009. Immagino la mamma che sorride e dice: “Si, si può guarire!”
Malata terminale di cancro Talia Joy Castellano e i suoi video su Youtube
Talia Joy Castellano è una piccola beniamina del web.