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Tonsillectomia, come la facevano negli anni ’70 e come la fanno oggi

Le tonsille sono due ghiandole collocate sui lati della parte posteriore del palato, fanno parte del sistema immunitario ed aiutano a combattere le infezioni, hanno un ruolo di difesa per le vie respiratorie.
Se ci sono episodi ripetuti di tonsillite, di infezione della gola o delle tonsille, la tonsillectomia viene eseguita, anche perchè la tonsillite provoca un mal di gola grave e la febbre, la deglutizione diventa molto dolorosa e difficile e se non viene curata la tonsillite potrebbe danneggiare altri organi, ad esempio il cuore o i reni.
Un altro motivo per cui si può ricorrere alla tonsillectomia è la presenza di un ascesso che circonda le tonsille (gli ascessi sono piccole sacche piene di pus). Quest’eventualità è piuttosto rara, ma comunque è una delle cause della tonsillectomia.
La tonsillectomia, sia nei bambini che negli adulti, si effettua generalmente in regime di one-day surgery (una notte di ricovero). E’ bene sapere che in Italia vengono effettuati 70.000 interventi l’anno, oggi è un’operazione più sicura rispetto ad anni fà.

Oggi prima di effettuare un intervento di tonsillectomia valutano molto bene i pro e i contro, mentre negli anni ’70, quando son nata io, era un intervento che veniva effettuato spessissimo, perchè si pensava che le tonsille non servissero a nulla.
Questo è ciò che ricordo io, ma è anche ciò che mia mamma mi ha sempre confermato.
Avevo continui epidosi di tonsillite, grave, con presenza di pus, continue febbri. Mi sono stati fatti cicli di punture, molto dolorose, me le faceva mio nonno, mia mamma non era capace allora, ma l’anno seguente si iscrisse alla scuola di infermiera all’ospedale di Niguarda, ma questa è un’altra storia, non divaghiamo. Mio nonno si era preso l’impegno di farme queste maledette punture, ma non doveva essere molto bravo, oppure ero io che non stavo ferma, il fatto stà che avevo il sederino tutto pieno di livido e dolorante, me lo ricordo, anche perchè mio fratello mi scherzava moltissimo con un epiteto che preferisco non riportare!!! Dopo diversi cicli di punture, che non hanno portato a nulla, hanno deciso di operarmi.
Negli anni ’70 questo intervento si faceva senza anestesia!!!!!!

Pur essendo una bimba di tre anni ricordo perfettamente la sala operatoria, un dottore, due infermiere e una suora. Mi hanno messo sul lettino inclinato, legato le braccia al lettino, mi hanno messo un telo verde che partiva da sotto il mento e mi arrivava fino ai piedini. Hanno preso un accessorio in acciaio, me l’hanno infilato in bocca e me l’hanno spalancata. Al che ho cominciato ad urlare, ovviamente come riuscivo con quel coso in bocca. La suora mi teneva giù con forza la testa, che io cercavo in tutti i modi di muovere. Ho visto il dottore arrivare con delle specie di forbici, entrarmi in bocca e tagliare. Ho visto uscire dalla mia bocca un fiume di sangue che prontamente raccoglievano in una vaschettina d’acciao, dove hanno messo anche le mie tonsille. E’ stato terribile, allucinante, una cosa da film dell’orrore!!!

Non so se son svenuta o cosa, ma il ricordo successivo è nel mio lettino con le sbarre.
Al tempo poi, i genitori non si potevano fermare in ospedale come adesso, quindi la mamma veniva a trovarmi e poi se ne andava. Ricordo che correvo lungo il corridoio, le infermiere che mi tenevano, io che urlavo, piangevo.
Tanto perchè lo sappiate, io prima dei tre anni non ho alcun ricordo, penso che lo schock subito mi abbia cancellato qualsiasi ricordo. Quando mio papà venne a prendermi gli consigliarono di farmi mangiare un bel gelatone, me l’ero meritato!!!!
Fortunatamente oggi non è più così, si è molto attenti al bambino, a farlo star bene, a rincuorarlo, a non traumatizzarlo.