Fai bei sogni * Massimo Gramellini * Longanesi

Ho letto questo libro tutto d’un fiato, in poche ore, mi ha rapito, mi ha avvolto nella trama, nella storia.
E’ un romanzo autobiografico, ma all’inizio non l’avevo capito, non leggo mai tutta la trama, non voglio rovinarmi la sorpresa, non voglio sapere troppo, preferisco così.
Massimo è un bambino di nove anni, una mattina molto presto si sveglia e trova il padre sorretto da due persone, in lacrime. Viene mandato da amici di famiglia a trascorrere l’ultimo dell’anno, una giornata e una serata tristissima. Pochi giorni dopo un sacerdote gli dirà che la sua mamma è morta.
Inizierà la sua sofferenza per ciò che non è stato e per ciò che non sarà mai. Un difficile rapporto col padre, con il quale parla poco, molto poco e non parla mai della mamma, di come è morta. Massimo cresce con diversi problemi caratteriali, cresce insicuro, si sente abbandonato dalla madre. Si rifugia nel silenzio, nell’autocommiserazione, non riesce a superare il dolore. Poi incontra Elisa e….
Leggete il libro se volete sapere cosa succede, io non aggiungo altro.
E’ un libro che affronta la morte della mamma e chi come me, sa cosa vuol dire, mentre legge soffre, si immedesima, si tormenta con Massimo, si crogiola nei ricordi.
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Non so se in amore vince chi fugge, ma di sicuro chi perde rimane dov’è: immobile.
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I mostri del cuore si alimentano con l’inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
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Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro  a una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.
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Le donne non si conquistano con le corde vocali, ma con gli orecchi. Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili quando l’unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri.
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16 pensieri su “Fai bei sogni * Massimo Gramellini * Longanesi

  1. Federicasole

    Davvero emozionante il libro e molto sentita la tua recensione. Io non vi dico come mi sono sentita mentre l'ho letto, perchè molti dati della sua vita coincidono con i miei (purtroppo): i 9 anni, la scomparsa della mamma e anche il modo in cui non ce lo hanno detto fino a grandi….è un libro a cui sono molto legata. Mi è dispiaciuto vedere che sul web non lo apprezzano tantissimo, lo trovano patetico, a me è sembrato molto sincero.

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  2. Moky

    Mi dispiace che tu abbia avuto una storia analoga. Perdere la mamma, in un età così giovane poi, lascia dei vuoti incolmabili. Davvero lo trovano patetico? Solo chi ha vissuto un grande dolore sa cosa significa e quanti scombussolamenti può portare in una giovane vita. A me l'autore ha fatto tenerezza e il suo libro anche.

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  3. Stefania

    Questo libro mi è stato consigliato da un'amica ed ho intenzione di prenderlo in prestito al più presto anche se con un altro libro di Gramellini non ho trovato un gran feeling…

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  4. il mio grandecaos

    Ciao Moky, arrivo dal Vdl (un po' in ritardo rispetto a venerdì ma sono stata impegnata con le elezioni, ero scrutinatrice).
    Ho letto questo libro e l'ho trovato toccante perché la storia è vera e l'autore non ha lesinato i suoi sentimenti.
    In generale Gramellini lo preferisco come giornalista che come scrittore.
    alessandra

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  5. mammozza

    Concordo con Alessandra, Gramellini scrittore lo apprezzo di più. Ho letto sia il libro che tu consigli sia quello precedente “L'ultima riga delle favole”. Ma nessuno dei due mi ha lasciato addosso il segno come quelli di altri autori.
    PS: VdL sta per Venerdì del Libro, non sei un'ignorantona!

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  6. Pingback: Venerdi’ del libro: Fai bei sogni |

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